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Dom Hélder Càmara, vescovo brasiliano, è certamente un attore della storia e della storia della Chiesa della seconda parte del XX secolo da cui non si potrà prescindere. La sua presenza al Concilio Vaticano II fu da un lato silenziosa, ma attivissima nella costruzione di una visione della Chiesa che partecipasse a dare pienezza alla realtà umana anche e in specie nelle parti più povere del mondo. Questo libro raccoglie le lettere che ogni notte il vescovo brasiliano inviava alla sua comunità. In esse descriveva non solo il Concilio, ma anche la situazione e i bisogni della Chiesa e dell'uomo alla luce dello sguardo di Cristo. Càmara comprese da subito che il Concilio nasceva con opposizioni così forti da renderlo in seguito evacuato, dissolto. Ma non dissolto per una pura scelta conservatrice della Chiesa, troppo legata ai poteri civili internazionali e nazionali, dissolto nella sua ricerca di riproporre il "proprium" del messaggio cristiano di speranza per l'uomo. L'introduzione di Juan Maria Laboa, storico della Chiesa spagnolo, ci restituisce tutto lo spessore di questo documento storico.