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Il Duecento è stato forse il secolo di maggiore sperimentazione nella storia dell'architettura medievale italiana. Il suo racconto è avventuroso, perché include edifici straordinari come la basilica di Assisi, il battistero di Parma, i castelli di Federico II nel Mezzogiorno, i palazzi pubblici delle città, le grandi cattedrali di Siena, di Firenze e di Orvieto. Politicamente instabile e frammentata, dal punto di vista artistico l'Italia è un mosaico che racchiude tessere multiformi: sperimentazioni, ibridazioni, flussi di committenze. Nel Duecento, fanno la loro comparsa fenomeni che trovano proprio in Italia la loro origine, come l'architettura degli ordini mendicanti e la promozione pubblica dei palazzi comunali. Con Federico II e la committenza dei papi l'arte diventa manifestazione di autorità contrapposte che utilizzano gli edifici come un veicolo di propaganda e di affermazione. L'architettura si fa strumento potente nelle mani di chi detiene il potere.