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Movimento 5 Stelle, Podemos, France Insoumise e i partiti pirata propongono un nuovo modello di organizzazione politica e meccanismi democratici finalizzati a realizzare una partecipazione politica più autentica. Ma fino a che punto i partiti digitali hanno effettivamente mantenuto tali promesse? Di che natura è la democrazia che essi praticano? Ed è davvero migliore di quella dei partiti tradizionali? La crescita esponenziale di persone e oggetti iperconnessi ha portato a una trasformazione profonda nell'organizzazione politica. È cambiato tutto: la nuova politica è segnata dall'emergere di partiti digitali - dal Movimento 5 Stelle, a Podemos, ai Pirati - che si sono rapidamente affermati rivoluzionando il modo in cui reclutano membri, prendono decisioni e mobilitano la propria base. Attraverso interviste con leader e attivisti, Gerbaudo dimostra che, oltre a guadagnare rapidamente consenso fino ad arrivare in certi casi al governo, queste formazioni hanno avuto il merito di innovare le pratiche organizzative dei partiti, coinvolgendo centinaia di migliaia di persone nelle loro attività in rete. Partecipativi ma plebiscitari, aperti e democratici ma dominati da iperleader carismatici, i partiti digitali portano con sé sia grandi potenzialità che seri rischi per la democrazia nell'era digitale.