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La scienza del diritto amministrativo di Cormenin, de Gérando e Macarel non è ancora all'esordio nel contesto della Restaurazione di Luigi XVIII quando Gian Domenico Romagnosi, docente di 'alta legislazione' di un regno d'Italia napoleonico ormai prossimo al tracollo, licenzia per la stampa "Instituzioni di diritto amministrativo" (22 febbraio 1814), presto pubblicate di nuovo, senza la 'Ragione dell'opera', quali "Principi fondamentali del diritto amministrativo onde tesserne le instituzioni", recepiti e riprodotti come tali, prima a Napoli, poi a Torino. Conosciuti quasi sempre nell'edizione composita e artefatta del 1832 o nelle successive, quei "Principj" dell'amministrazione pubblica come attività giuridica sono stati emarginati nel tardo Novecento, se non dichiarati estranei al diritto amministrativo stesso, soprattutto perché ritenuti carenti di anticipazione degli esiti dell'Ottocento 'maturo'. Neppure a tendenze meno inclini all'anacronismo storiografico può essere lasciata, tuttavia, l'ultima parola: scoprendosi in Europa il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa legittima, bisogna riconoscerne nelle "Instituzioni" del 1814 l'intuizione originaria.