Tab Article
Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta l'Italia si trasforma da paese agricolo a paese industriale. Fenomeno che altera i tradizionali schemi mentali delle italiane e degli italiani che, nel volgere di qualche anno, vedono profondamente mutate le proprie vite, dagli spazi che abitano agli alimenti che mangiano, dai mezzi di trasporto che utilizzano fino alla musica che ascoltano e agli abiti che indossano. Proprio l'ampiezza e la profondità del cambiamento sollecitano il racconto. Davanti alla pagina bianca di un quaderno o di un foglio, armati di biro o di macchina per scrivere, gli autori dei diari qui presentati hanno spostato lo sguardo sul passato e riattivato ricordi, immagini, sentimenti. Patrizia Gabrielli, attingendo ad una copiosa bibliografia e alle fonti a stampa, si dispone all'ascolto di queste voci, le inquadra nello scenario politico e sociale di quella fase e, ponendo l'accento sulle differenze di genere, intesse un racconto corale dal quale emergono oltre alla soddisfazione per il nuovo benessere raggiunto - la consapevolezza degli squilibri e delle disfunzioni di quel momento storico e i cambiamenti esistenziali che investono prepotentemente le nuove generazioni. Entusiasmi, illusioni e disincanti sono parte integrante, l'anima diremmo, delle storie narrate dai tanti protagonisti di quella stagione, che donano un quadro di grande interesse su uno dei decenni più significativi della storia italiana recente.