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In questo volume si affronta un importante snodo della storia economica dell'Italia postbellica: quello che vede il paese impegnato ad accogliere la rivoluzione americana della grande dimensione d'impresa. L'IMI partecipa in prima linea a tale avventura, finanziando l'ingrandimento di imprese pubbliche e private e la creazione di grandi impianti. Nel settore petrolchimico si fanno però sentire più che altrove i gravi limiti della nostra cultura imprenditoriale e di governo. Così, dopo un breve periodo di forte espansione, dalla fine degli anni sessanta i risultati diventano negativi, per farsi addirittura drammatici nel decennio successivo, in coincidenza con le due crisi petrolifere internazionali. Basandosi su uno spoglio sistematico della produzione giornalistica dell'epoca, oltre che sulle testimonianze di protagonisti interni all'IMI, Vera Zamagni ripercorre una delle pagine meno esaltanti della storia dell'Istituto Mobiliare Italiano; dalla quale però si possono trarre spunti di riflessione sull'evoluzione delle caratteristiche dell'economia, della società e della politica italiane nei decenni sessanta e settanta, oltre che sull'eredità che gli eventi di tali decenni hanno lasciato. Fortunatamente né il processo di sviluppo dell'Italia, né quello dell'IMI vennero bloccati dai "rovesci" della petrolchimica. Anzi, l'insuccesso fu foriero di cambiamenti importanti per l'economia italiana, che si ridirezionò verso i distretti industriali di piccole e medie imprese.