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Vi sono certamente degli interessi pratici dietro le innumerevoli storie genealogiche che nella letteratura della prima età moderna attribuiscono alle case regnanti e alle famiglie nobili origini troppo illustri e tanto remote nel tempo da apparirci ridicolmente incredibili. Ma tali genealogie che, sullo sfondo delle origini di popoli e paesi, si trovano diffuse anche in opere non programmaticamente rivolte a scopi di legittimazione e celebrazione elaborano comunque un discorso che è storico, per quanto esotico rispetto alla nostra concezione di storiografia. Questo libro - che costituisce la nuova edizione, riveduta e aggiornata, della monografia ospitata in questa stessa collana già nel 1995 - si propone di studiare i presupposti e le coordinate intellettuali della storiografia genealogica. Comincia con una selezionata rassegna tematica della produzione d'età moderna; passa quindi a esaminare i suoi fondamenti antichi, classici e cristiani; la mette infine in rapporto con la critica erudita e le ideologie religiose e politiche del tempo. Nel tentare di comprendere le ragioni di una storiografia diversa da quella che consideriamo - logicamente, non solo cronologicamente - nostra, suggerisce anche una prudente autocritica circa l'assoluta razionalità della nostra ricerca della verità storica.