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Solo di recente gli storici economici hanno iniziato a occuparsi dell'edilizia in una nuova prospettiva, volta finalmente a valorizzarne il grande significato economico. Questo volume intende contribuire al dibattito presentando il caso di una città, la Milano del secondo Settecento, caratterizzata da un'attività edilizia molto intensa. La prima parte del lavoro si sofferma sul versante della domanda presentando sia i protagonisti, pubblici e privati, che hanno sostenuto il boom costruttivo in atto, sia le ragioni economiche e politico-istituzionali che lo hanno consentito. Si passa poi a un esame delle componenti principali dell'offerta, vale a dire la realizzazione dei materiali da costruzione, di cui si sono ricostruiti gli orizzonti produttivi e gli assetti organizzativi, e il mercato del lavoro, con una particolare attenzione alle modalità operative dei protagonisti del settore e ai caratteri della manodopera. Infine si è affrontata la questione del significato economico dell'edilizia prendendo in considerazione diversi aspetti: dalla sua funzione anticongiunturale ai legami con il mercato immobiliare, dai rapporti con il mondo del credito all'interazione con la vita economica locale. Si è avuto così modo di evidenziare l'importanza del settore nell'economia milanese del tempo, non solo per quanto riguarda il versante produttivo e occupazionale, ma anche con riferimento agli effetti moltiplicativi che è stato in grado di dispiegare.