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Giorgio Napolitano con Giorgio Amendola è stato fra i protagonisti della svolta europeista dei comunisti italiani: una svolta favorita dall'incontro e dall'amicizia con quel singolare profeta dell'Europa che fu Altiero Spinelli. Al ricordo di Spinelli il presidente Napolitano è sempre rimasto legato e all'azione di Spinelli non ha mancato mai di richiamarsi nella sua ormai lunga battaglia per l'Europa unita. Quest'anno, in occasione del centenario della nascita, che cade il 31 agosto, Napolitano ha riunito in un piccolo volume le tappe essenziali della sua "lunga fedeltà" all'amico. Si tratta di una decina di scritti, che accompagnano oltre un ventennio di azione europeista: dall'intervento alla Camera per la morte di Spinelli al discorso di Ventotene, sono altrettante occasioni per riflettere sul ruolo giocato da Spinelli nel portare il Pci su posizioni europeiste e sulla sua funzione di animatore all'interno del Parlamento europeo, e per rilanciare nel nome di Spinelli la "buona battaglia" europeista.