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Gli stati nazionali sono stati considerati a lungo i protagonisti in un'arena internazionale in cui non era previsto alcun ruolo per le città. Tuttavia, il capitalismo contemporaneo e le trasformazioni della governance globale hanno reso i territori urbani snodi fondamentali degli scambi economici mondiali e nuovi protagonisti dei processi politici, nell'Unione europea e non solo. Governare grandi città non significa più quindi solo gestire servizi per il benessere dei cittadini ma anche sviluppare azioni e strategie di portata internazionale. Ma in che modo e con quali specifiche finalità? Il volume presenta i risultati di una ricerca comparativa sulle strategie internazionali di dieci città (Amsterdam, Birmingham, Budapest, Madrid, Manchester, Montréal, Parigi, Roma, Vilnius e Zurigo) cui hanno partecipato scienziati della politica, sociologi, geografi economici, storici e urbanisti, mettendo a fuoco i fattori che ne spiegano le convergenze e le differenze.