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Due epoche hanno caratterizzato il Novecento: l'età dei grandi conflitti mondiali, dal 1914 al 1945, e l'età dello sviluppo economico e del benessere, dal 1945 al 1973. Nel periodo successivo all'attuazione del piano Marshall, l'economia mondiale imperniata sul dollaro e sul sistema americano conobbe una crescita senza paragoni nella storia, e a trarne vantaggio furono soprattutto paesi come la Germania Occidentale, il Giappone e l'Italia. Fu l'inserimento di quest'ultima nel contesto dell'economia europea e internazionale, derivante dalla scelta occidentale compiuta nel 1948, a trascinare la penisola in una gigantesca crescita produttiva, che si associò non solo alla costituzione di una vera e propria economia industriale, ma anche a una profondissima trasformazione sociale. Per capire il Novecento dobbiamo dunque analizzare il fenomeno dell'industrializzazione. L'Italia del venticinquennio 1948-1973 fu assorbita interamente dal proprio "miracolo economico", che ebbe conseguenze sociali di portata millenaria, con la fine dell'Italia rurale e una modificazione degli assetti socio-economici della penisola risalenti al medioevo e alla "rifeudalizzazione" dell'età moderna. I saggi raccolti in questo volume ripercorrono da varie angolazioni i temi principali di questo periodo, fondamentale per il processo di modernizzazione dello Stato nazionale, creato un secolo prima.