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Tra il 25 novembre e l'8 dicembre 1872 si riunirono nella sala del Campidoglio i più celebri avvocati e studiosi di diritto dell'epoca, allo scopo di discutere argomenti che ancora oggi risultano di grande interesse: si trattava di sette tesi, attorno alle quali ruotò il Congresso, legate ad argomenti tuttora attuali quali la riforma dei codici Penale e Civile, la necessità di abbreviare il processo penale, l'istituzione dei giurati, l'abolizione della pena di morte e della condanna a vita. Questi due tomi propongono l'edizione originale del 1872. Oltre alle motivazioni di carattere storico e giuridico che spinsero all'organizzazione del Congresso, il lettore vi troverà le sette tesi, le argomentazioni sulle medesime di giuristi della portata di Francesco Carrara, Pasquale S. Mancini e Tancredi Canonico, i verbali delle varie tornate di discussione. Dal resoconto di quelle giornate di intenso lavoro emerge il ritratto di un gruppo di studiosi e professionisti accomunati dalla volontà di riformare la legislazione nazionale, stabilire un'etica della professione forense, organizzare nuovi congressi giuridici.