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Il volume propone una densa ricostruzione del conflitto e dello sciopero, tra Costituzione e ordinamento intersindacale; la loro riconducibilità, diretta o indiretta, al ciclo economico (e le sue recessioni), alla luce delle profonde trasformazioni riguardanti l'organizzazione produttiva, i regimi di impiego e le stesse regole di protezione sociale. Una prospettiva di indagine che, non poteva trascurare una rinnovata lettura di temi classici dello studio del conflitto collettivo, quali quelli sulla titolarità del diritto di sciopero; o sul ruolo dell'autonomia collettiva, con particolare riferimento alla sua funzione normativa di regolazione del conflitto, ai fini di una esigibilità del contratto stesso; o ancora, alla funzione di composizione della contrattazione collettiva, vale a dire alla capacità di prevedere, al proprio interno, sistemi di risoluzione intersindacale delle controversie. Non sfuggirà al lettore l'avvertita necessità di adeguare tale importante esperienza normativa, iniziata nel 1990, alle attuali esigenze delle relazioni industriali, non ultime quelle di nuove regole per il sistema di contrattazione collettiva e per la verifica della rappresentatività sindacale, sicuramente contestuali al buon governo del conflitto collettivo.