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L'obiettivo del volume è ricostruire il sistema delle regole - sviluppatosi nel corso dell'ultimo decennio, e ancora in fase di evoluzione (come testimonia, del resto, la recentissima proposta di direttiva comunitaria presentata il 9 aprile scorso, diretta a una migliore disciplina degli assetti di corporate governance con particolare riferimento alle operazioni con parti correlate) - con cui il nostro ordinamento si confronta con tale tipo rischio. Un sistema certo complesso, anche perché il problema dell'esistenza di interessi "interferenti", che possono condizionare le scelte di gestione, è stato considerato dal legislatore sotto profili e angolazioni diverse - basti pensare alle diverse, e solo parzialmente sovrapponibili, regole dettate dagli artt. 2391, 2391-bis e dall'art. 2497-ter c.c. Un sistema che l'autore si propone dunque di indagare, nella convinzione che alla fine sia possibile pur nelle diversità dei singoli contesti e delle concrete declinazioni delle soluzioni operative - isolare una serie di principi comuni, dotati poi di capacità espansiva, cui tali regole rispondono sia in punto di articolazione dei procedimenti a cui gli amministratori devono attenersi nell'assumere le proprie decisioni, sia in punto di disciplina dei rimedi risarcitori, allorché si tratti di reagire contro una gestione "interessata" e non imparziale.