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La legge n. 56/2014 (cd. "legge Delrio") ha una caratteristica comune anche ad altre leggi di grande riforma, ma in questa assume un aspetto centrale: si tratta di una sorta di "cantiere aperto", destinato a durare finché la riforma non avrà avuto completa e consolidata attuazione. Essa, infatti, disciplina la "costruzione" di un sistema di città metropolitane di nuova istituzione e di enti di area vasta destinati a sostituire le precedenti province, dotati di organi di governo di secondo livello e con scopi e finalità del tutto innovativi, che impongono anche un profondo "riallineamento" dei rapporti tra questi enti e i comuni insistenti sul loro territorio. Allo stesso modo, anche le relazioni fra nuovi enti, regioni e Stato devono essere profondamente ripensati in un quadro ordinamentale che pone nuove sfide a tutti i protagonisti. Non può meravigliare dunque che la piena entrata a regime di una riforma di queste dimensioni richieda un numero non breve di anni; allo stesso modo, è prevedibile che in futuro essa possa svilupparsi anche secondo tappe e modalità oggi intuibili ma non tutte puntualmente prevedibili. Il volume conduce il lettore nell'analisi e nell'interpretazione della legge e delle prime successive modifiche, mettendo in evidenza i primi nodi e le prime difficoltà applicative e illustrando possibili strade da percorrere per la piena attuazione futura.