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Il comodato è l'emblema di alcune importanti questioni del diritto contrattuale, riguardanti due caratteristiche, ritenute tradizionalmente proprie di questo istituto: la realità e la gratuità. L'opera si contraddistingue sia per la costante attenzione all'analisi storica delle fonti sia per il taglio innovativo con cui l'Autore, alla luce dei più recenti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, ridefinisce i confini tra gratuità e liberalità sulla base della costante interrelazione tra gli interessi condivisi dalle parti e la struttura del rapporto. In particolare, partendo da una decostruzione dell.antico dogma della realità alla luce dell.argomentazione per interessi, sottesa all'individuazione del profilo causale dell'atto, l.Autore ravvisa il quid proprium del contratto gratuito nell'essere un tipo di attribuzione patrimoniale unilaterale costruita dal legislatore con i caratteri della precarietà e/o temporaneità; ciò però non esclude che il comodato sia in concreto utilizzato per finalità corrispettive oppure successorie. In questa prospettiva, l'indagine sulla causa concreta del contratto può svelare una corrispettività indiretta (gratuità strumentale alla corrispettività) oppure una liberalità indiretta (gratuità strumentale alla liberalità) ove emerge la finalità successoria che è tipica anche della donazione, quale negozio successorio anticipatorio.