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Nato e cresciuto in una Sicilia la cui grecità vanta radici antichissime, Teocrito è uno dei massimi esponenti della poesia ellenistica ed è considerato il padre del carme bucolico. I trenta Idilli che ci sono giunti sotto il suo nome non si limitano a dare voce alla vita dei pastori, alle gare di canto, al vagheggiamento nostalgico di una campagna idilliaca, appunto, ma non idealizzata. Alle "Talisie", capolavoro del genere, fanno da controcanto carmi come le "Siracusane", che descrive l'allegro stupore di due donne in visita alla città, o componimenti di argomento epico e di squisito gusto alessandrino come l'"Epitalamio di Elena", l'"Eracle bambino" o "Il ciclope". Alla cifra erudita di quella callimachea, la poesia di Teocrito preferisce una vena di autentica immaginazione, un profluvio di suoni e colori, il realismo dei caratteri umani, cui mai difettano misura e raffinatezza.