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Il bizzarro spirito polemico, la vile disamina insieme ironica e spietata dell'universo sociale e culturale dell'Italia post-unitaria, la sperimentazione linguistica spinta ai limiti dell'espressionismo assegnano alla narrativa di Imbriani, scrittore d'opposizione, isolato e solitario, un posto singolare nella letteratura del secondo Ottocento. Il volume raccoglie due romanzi: "Merope IV" e "Dio ne scampi dagli Orsenigo",che insieme costituiscono una paradossale anatomia dell'adulterio borghese.