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In perpetuo bilico tra l'immaginario dantesco, così radicato da sembrare una visualizzazione legittima del pensiero teologico, e una realtà quotidiana che lo mette costantemente a contatto con inferni in terra, l'uomo continua a interrogarsi sul male, sulla dannazione e sull'orizzonte della propria esistenza tra caduta e riscatto. La riflessione proposta in questo libro prende avvio dalle opere di artisti come Giotto, Botticelli, Michelangelo e Goya, si prolunga nell'Ottocento di Rodin e Munch e nel secolo breve di Bacon, per concludersi con i fratelli Chapman, Boltanski e Holzer. È la proposta di un percorso sugli aspetti che può assumere, dal Medioevo a oggi, l'idea degli inferi e della dannazione, letta attraverso il punto di vista immaginifico, spietato e profetico, delle arti visive.