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Il volume descrive l'identità carismatica passionista in modo semplice, ma sulla base di seri criteri scientifici. L'indebolimento della preghiera personale, il formalismo liturgico, la perdita d'interiorità e l'affievolimento del consacrato a essere «l'epifania dell'amore di Dio nel mondo» stimolano la ricerca sulla memoria della Passione nel carisma del fondatore, san Paolo della Croce (1694-1775), attraverso lo studio delle fonti. Il profilo spirituale che emerge da queste pagine mostra come la meditazione della Passione ponga il religioso sotto l'opera del Divino Amore, cioè la Croce; da questa prospettiva privilegiata, egli patisce con Cristo e per Cristo, perché la Croce è Passione intesa come evento di grazia. Poiché Cristo, con la sua sofferenza, rivela la fedeltà totale alla scelta di donarsi a noi, il passionista, allo stesso modo, testimonia una vita nell'amore del "gran Sovrano" e a questa cercherà di condurre tutte le creature.