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Dopo il caso dei ciclisti, a Panzano in Chianti la vita è tornata a scorrere tranquilla. Dario è alle prese con i turisti che affollano i suoi ristoranti, Alessandro con l'attività di giornalista e gli "illuminati" intrattengono il paese con le loro simpatiche stranezze. L'unico evento degno di nota è la morte di Arrigo, il quasi centenario ospite del Centro di Pescille. Dal giorno del suo funerale è cominciata a girare la voce che l'anziano fosse un Templare e abbia portato con sé nella tomba un segreto di cui solo Ettore, suo giovane amico nonché cantiniere del Castello di Flacciano, era a conoscenza. Un segreto che riguarderebbe un'antica pergamena e la formula dell'immortalità e che potrebbe avere ripercussioni impensabili per il genere umano. Ma, pochi giorni dopo, Ettore viene trovato morto in circostanze alquanto misteriose: annegato in un enorme tino nella cantina del Castello. Il maresciallo Sarra e il fedele appuntato Scoppellitti a quanto pare sono gli unici in paese a non sapere di certi acquisti d'arte sconsiderati compiuti dalla vittima e della sua frequentazione con la bella e matura castellana. Tra ricerche sul campo e interrogatori, la ricostruzione dei fatti di quella notte fatale non potrà prescindere dall'aiuto del Cecchini e del suo amico Alessandro, la cui curiosità è pari solo alla loro astuzia. Esiste davvero questa antica pergamena? E chi ha ucciso il cantiniere? La parola d'ordine è indagare! Con la consueta goliardia e l'umorismo dei veri toscani, il secondo esilarante capitolo dei gialli di Panzano vi regalerà ben più di un sorriso.