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Bushido è il nome con cui, soprattutto a partire dall'Ottocento, in Giappone si indica "la via del guerriero", un insieme di precetti morali rivolti ai samurai: norme pratiche e atteggiamenti spirituali cui un vero guerriero avrebbe dovuto ispirare i propri comportamenti. Una sorta di codice cavalleresco orientale. Siamo nel 1899. Il Giappone, aperto al mondo già da qualche decennio, sente il bisogno di ritrovare una sua identità e Nitobe scrive in inglese un testo incisivo, da subito di enorme successo, che ancora non ha smesso di stimolare la fantasia dei lettori occidentali. Al di là del contesto storico che lo ha prodotto, Bushido è un classico per capire un Paese che ancora oggi ci affascina. Mentre parla di rettitudine, coraggio, benevolenza, cortesia, onestà, onore, lealtà, dominio di sé, Nitobe fa da interprete tra il Giappone e l'Occidente offrendo una chiave per penetrare l'anima di un popolo e molti aspetti della sua cultura, e interrogarsi così sul presente e il futuro del mondo.