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Negli anni tra 1974 e 1977 a Firenze si svolge l'attività di uno dei più importanti laboratori di produzione di videoarte del tempo. A fondarlo fu Maria Gloria Bicocchi e la sede di via Ricasoli ospitò le sperimentazioni video di artisti che sarebbero diventati celeberrrimi, come Nam June Paik, Giuseppe Chiari, Arnulf Rainer, Charlemagne Palestine, Daniel Buren, Sandro Chia, Les Levine, Urs Lüthi, Giulio Paolini e lo stesso Bill Viola, che dell'esperienza complessiva di art/tapes/22 fu il direttore tecnico e che è celebrato, nei giorni in cui esce il libro, da una mostra a Palazzo Strozzi, a Firenze. Il fotografo che partecipò all'intera vita del gruppo di lavoro, Gianni Melotti, mette ora a disposizione di questo libro il suo archivio, ricco di un innumerevole quantità di scatti sui protagonisti, il lavoro, il backstage di quegli anni formidabili: una serie di immagini in bianco e nero che raccontano quei momenti meglio di qualunque narrazione verbale. Una consistente esemplificazione delle sue immagini fotografiche è alla stessa mostra di Viola a Palazzo Strozzi.