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Scritto a quattro mani da Achille Serra e Giovanni di Sorte, "Milano da morire" è uambientato nella Milano degli anni '70 fra desiderio di benessere e di soldi facili da un lato e violenza quotidiana delle manifestazioni di piazza, dei crimini della malavita spicciola e delle bande organizzate dall'altro. Appena arrivato da Roma per dirigere la Squadra Mobile nel capoluogo lombardo, il commissario Rocchi si ritrova ben presto ipnotizzato e sedotto dalla magia delle notti milanesi, con i locali scintillanti, il dinamismo sfrenato, la voglia di apparire. Quando Marco Cavalli, ricco proprietario di un famoso night nonché noto playboy, viene trovato morto nel suo appartamento, tutti gli indizi sembrano convergere su una persona: Anna Martini, la vicina di casa, da sempre invaghita del giovane e gelosa della bellissima figlia Chiara, che ha avuto una relazione con la vittima. Ma Rocchi non si lascia ingannare dalle apparenze: il quadro pare fin troppo semplice e lineare. Solo il fine intuito del commissario riuscirà a portare alla luce una verità sconvolgente, che nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare.