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Questa è la vicenda personale di un giovane chef, erede di una famiglia di rilievo nell'ambito della pasticceria, che sceglie di percorrere la propria strada formandosi a fianco dei grandi, in Italia e Francia, per conquistare la prima stella Michelin nel 1996 e la seconda sei anni più tardi. La sfida vincente, a lui cara, era già nella scelta di aprire nel 1989 sulla Verona-Rovigo, a Isola Rizza. Ma negli anni fioriscono sempre nuove iniziative che lo vedono inaugurare la "Locanda" estiva al Forte Village in Sardegna, diversi locali innovativi nel centro di Verona, il ristorante a Hong Kong nel 2014 e, finalmente, il prestigioso quanto originale "Casa Perbellini" in piazza San Zeno, di fianco alla basilica: nuovo indirizzo di riferimento nell'incanto del centro storico veronese. "Wafer al sesamo con tartare di branzino", "Caldofreddo di risotto mantecato all'olio di finocchio", "Caviale affumicato e zabaglione ghiacciato", "Colori e Sapori del mare" sono fra le molte creazioni che testimoniano di una cifra personale ben caratterizzata: volutamente a margine delle mode e basata sui fondamenti della tradizione. "Uso brodi, fondi, consommé da venticinque anni. Li ritengo la base della classicità che va unita alla padronanza del mestiere".