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Un volume in grado di restituire al lettore l'universo labirintico, frantumato e profondissimo della più importante scrittrice brasiliana del Novecento, nella sua personale lingua anticanonica e contundente. In più di ottanta racconti, compresi fra gli esordi e i ritrovamenti postumi, Lispector narra bambine, adolescenti, giovani, donne mature e poi anziane, donne che attendono la morte: le loro storie, il loro infinito e lacerato diario intimo, alimentato da chimere e sconfitte. La raccolta copre l'intera parabola poetica e formale dell'autrice: dalle prime tracce dalla dolorosa matrice biografica fino alla dimensione di intellettuale cosmopolita. Un esperimento artistico di raffinatissima scrittura e, insieme, la messa a nudo della quintessenza di una donna, che offre, come ha detto il suo biografo Benjamin Moser, "un ritratto indimenticabile di questa grande figura, in tutta la sua tragica maestà".