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Reparto psichiatrico di un ospedale sul Tevere. Una lettera per temperare il dolore e la profonda depressione che hanno fatto seguito alla fine di una burrascosa relazione. Carlo è un artista di fama internazionale, Lucio gli si è messo a fianco prima come discepolo, poi come amante. E Carlo torna, con soprassalti di tenerezza, a rivisitare i momenti cruciali del progressivo abbandono all'amore, alla gelosia, alla dipendenza: il primo incontro, i viaggi tra Firenze e Roma, la scoperta dei luoghi dell'arte e i lunghi colloqui al tramonto. Tra presagi e inquietudini, la relazione ha messo a fuoco da subito il rovello della differenza di età, l'incombere della paura e della gelosia, l'ambiguità del discepolo che pensa alla carriera da artista ancora da formare. Nella sua stanza d'ospedale, accerchiato da una variegata umanità di dolenti, di folli, di santi, Carlo continua a scrivere e cerca di comprendere le ragioni della violenza e del distacco che sono succeduti all'amore. Da uno dei nostri più grandi uomini di teatro, una storia d'amore raccontata con straziante trasparenza.