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Il Barbablú della fiaba di Perrault nella realtà storica è un serial killer che si muove in un Medioevo crudele e disperato, superstizioso e bigotto. È Gilles de Rais, maresciallo di Francia ed eroe nazionale della liberazione di Orléans, compagno prediletto di Giovanna d'Arco, collezionista raffinato, mecenate, alchimista, evocatore di diavoli. Ma è anche l'uomo che, tra il 1432 e il 1440, anticipando le fantasie più perverse del marchese di Sade, violenta e uccide decine, forse centinaia di ragazzi per il puro piacere personale; scoperto e processato, si pente e muore da santo. L'enormità di una vicenda che ha per noi un inquietante suono novecentesco sfida quanti si interrogano sui meccanismi dell'aggressività umana. Una biografia, la più completa e attendibile su Barbablú, che può anche essere letta come un romanzo «nero» in cui figure indimenticabili, come Giovanna d'Arco, si aggirano sull'incerto confine che divide il bene dal male. «Ferrero unisce il suo talento di narratore e un'ampia erudizione storiografica». (Alessandro Barbero)