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Enzo Bianchi, priore di Bose, è un uomo della contemporaneità, "chiamato a vivere in Cristo una vita di fraternità con uomini e donne, senza estasi mistiche e senza idillio".La sua attività e le sue riflessioni spaziano dal mondo ecclesiale a quello ecumenico, monastico, sociale, culturale e artistico In occasione dei suoi settantanni, gli amici, insieme ai fratelli e alle sorelle della Comunità, hanno pensato un libro che raccoglie testimonianze e tributi di quanti negli anni hanno intrattenuto con lui conversazioni e discussioni. Filo rosso della raccolta sono le parole chiave della sua riflessione: dal pregare la Parola, alla vita monastica, alla differenza cristiana, al pane di ieri, al vivere la morte. Riflessioni personali che sono diventate ben presto patrimonio di tutti. Tra queste pagine, come in uno scaffale di un'ideale biblioteca, teologi, filosofi, giuristi, scrittori, artisti, semplici uomini e donne di chiesa si confrontano con lui in un dialogo ininterrotto utilizzando ciascuno il mezzo letterario più consono a esprimere i propri sentimenti. Un dono per Enzo Bianchi e per i lettori. Un "Liber amicorum" che da un lato esprime gratitudine per quanto la persona di Enzo Bianchi ha significato e significa e, d'altro lato, approfondisce e invita a nuove discussioni su alcuni temi che attraversano e accompagnano la vita di ciascuno di noi.