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Oggi i rapporti tra religione e politica sono al centro dell'attenzione degli studiosi e dell'opinione pubblica. A far discutere è soprattutto il rinnovato protagonismo della Chiesa cattolica e delle sue gerarchie, in particolare in Italia. Normalmente il rapporto della Chiesa cattolica con la sfera politica è stato letto nella prospettiva angusta delle relazioni tra Chiesa e Stato, che appare oggi per più motivi superata, cosi come in crisi appare la distinzione tradizionale tra potere politico e potere spirituale. Il saggio si propone di rileggere questi rapporti nella storia del cristianesimo alla luce di una relazione "triangolare" tra sacro come fondamento del potere politico e sua fonte di legittimazione, potere religioso rappresentato dalla Chiesa che aspira a porsi come suo rappresentante privilegiato, e potere politico nelle sue principali configurazioni storiche. Il caso cristiano è affrontato nei suoi momenti forti: dal modo in cui questa relazione si è configurata nel cristianesimo delle origini e nel periodo precostantiniano, alle trasformazioni conosciute, soprattutto attraverso l'azione di figure come Ambrogio, nel periodo successivo alla svolta costantiniana; dalla Riforma gregoriana alle novità apportate dalla Riforma protestante fino alle più recenti trasformazioni.