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Il primo viaggio è quello realizzato nel 1503 da Giovanni da Empoli, giovane mercante fiorentino, che si imbarca sulle navi che conducono per la prima volta Alfonso de Albuquerque sulle rive dell'India. È l'inizio di un'avventura che durerà per quindici anni e che vedrà Giovanni partecipare ad alcuni dei più importanti eventi della prima globalizzazione. Tre viaggi in tutto, durante i quali toccherà le rive del Brasile, dell'Africa orientale, dell'India, della Malesia, di Sumatra e della Cina e sarà testimone di eventi fondamentali come la battaglia di Goa nel 1510, la presa di Malacca nel 1511, la prima missione diplomatica portoghese in Cina nel 1517. Il secondo viaggio è quello realizzato dall'autore sulle orme di quel suo antenato cinque secoli dopo: Goa, Malacca, Sumatra, Canton. Oltre a rievocare il viaggio dell'antenato, si raccontano i mutamenti che l'Oriente sta vivendo oggi. Ognuna delle tappe, di conseguenza, si è trasformata in un'occasione per esplorare un aspetto del risveglio asiatico e della nuova globalizzazione del mondo: dal boom delle fedi orientali (Goa) alla rinascita di città stato globali come la Malacca dell'epoca (Singapore, a soli 200 km di distanza). Dai buchi neri della globalizzazione (con la pirateria che fa la sua ricomparsa sulle coste di Sumatra), alla questione urbana nel sud della Cina (che è stato il primo laboratorio del capitalismo cinese già a partire dall'inizio degli anni '80).