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L'Italia dei primi trent'anni del Novecento, un paese di capitani d'industria senza scrupoli, di dannunziani "venturieri senza ventura" tra guerra e pace, l'Italia del fascismo, di trame politiche e di straordinarie intuizioni e moderne istituzioni, dell'impresa di Fiume, di danzatrici ungheresi, dell'Iri e dello scontro tra due concezioni del capitalismo. Sono queste le quinte di vicende che hanno avuto tra i protagonisti, visibili e invisibili, il fondatore della siderurgia italiana Oscar Sinigaglia. Lucio Villari racconta e interpreta, in pagine di forte tensione narrativa, una storia insieme lontana e vicina. In questo saggio si sperimenta anche il metodo di una storia completa e viva di anni ruggenti ma attuali e "necessari" per una riflessione obiettiva sul nostro tempo presente.