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Guardare e far guardare dentro al cuore, come se fosse di cristallo: un antico sogno di verità e di trasparenza, pieno di fascino e non privo di pericoli. Delineare, con le parole e con l'immagine, il ritratto della persona amata, per catturarne l'anima, per conservarne la presenza al di là della lontananza, oltre la morte. Avere, intorno a sé, una comunità di amici che rende possibile il dialogo, che costruisce una complicità intellettuale e sentimentale. E che crea una molteplicità di sguardi sulla difficile costruzione dell'io. Intorno a questi temi si sviluppa il percorso di "Il cuore di cristallo". Lasciandosi alle spalle i confini fissati dalla tradizione, si interrogano in modo inedito poeti e artisti del nostro Rinascimento, si inseguono ipotesi che prendono via via corpo e tessono una trama insospettata fra letteratura e arti, tra eros e inquietudini religiose, tra Venezia, le corti italiane, e la raffinata stagione artistica dei Paesi Bassi. Punto di partenza sono i "ragionamenti d'amore" che Pietro Bembo colloca ad Asolo, in una festa di nozze celebrata da Caterina Cornaro, la regina di Cipro che ha dovuto rinunciare al suo regno. Offrono un autoritratto dell'autore sotto maschere diverse e insieme un ritratto a tutto tondo della poesia, dell'amore, della corte, dell'amicizia. Ma dalle pieghe del testo vengono suggerite prospettive divergenti: il ritratto si incrina, si raddoppia, si racconta collocandosi su piani diversi.