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"Il più solitario di tutti noi, Beppe Fenoglio, riuscì a fare il romanzo che tutti avevamo sognato, quando nessuno più se l'aspettava, Una questione privata". Quando Calvino scrive queste righe è il 1964 Fenoglio è morto un anno prima, a quarant'anni, dopo aver pubblicato tre libri: I ventitre giorni della città di Alba, La malora, Primavera di bellezza. Ma il destino un po' beffardo di essere un autore più che altro postumo non è l'unico interesse di una vita così insolita nel mondo delle lettere italiane. La giovinezza nella provincia piemontese, la guerra che lo strappò agli studi, prima come militare poi come partigiano. Il ritorno alla vita civile, con l'unico desiderio di dedicarsi alla scrittura, e la necessità tuttavia di un lavoro, in una cantina di Alba. E poi, all'inizio degli anni Cinquanta, il manoscritto di un suo romanzo approda all'Einaudi, sulla scrivania di Italo Calvino. Con questo libro, Piero Negri Scaglione, non solo ricostruisce esattamente la cronologia della vita e delle opere di Fenoglio, ma delinea anche un vivido ritratto di Alba, delle Langhe e di un'Italia remota. Tanto che, leggendo queste pagine, sembra di respirare la stessa atmosfera di un inedito romanzo dell'autore del Partigiano Johnny.