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Qual è il Paese delle badanti? Sarà l'Italia, o la Francia, o la Germania, uno qualunque insomma dei Paesi "ricchi" dove migliaia di famiglie conoscono bene il bisogno di affidare i propri anziani alle cure di una "badante"? O non sarà invece il Perù, la Romania, le Filippine, uno qualunque insomma di quei Paesi "poveri" da cui provengono le migliaia di donne che entrano nelle nostre case per assistere i nostri vecchi, protagoniste della più vasta e silenziosa migrazione transnazionale di questo inizio secolo? Il "Paese delle badanti" è in effetti uno spazio reale nuovo, che unisce e separa terre e persone. Uno spazio umano che rispecchia, a volte in modo anche drammatico, i contrasti e l'evoluzione della società contemporanea. Francesco Vietti, in questo saggio scientificamente rigoroso e appassionato, compie proprio questo viaggio, andata e ritorno da una metropoli italiana a un villaggio della Moldavia: un'etnografia particolare, itinerante, che analizza due società in profondo cambiamento e costante interazione fra loro, quella postcomunista da un lato e quella postindustriale dall'altro. Nell'esistenza delle badanti s'incarnano infatti nuovi modelli di vita e diverse realtà. Il diario di viaggio dell'autore indaga la vita quotidiana e i lunghi e continui spostamenti delle badanti emigrate dall'Est, oggi cardini essenziali del mondo assistenziale italiano.