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Nella scienza e nella fisica persiste l'idea «profondamente errata» che una volta spiegata «ogni cosa esistente nel mondo fisico e ciò che a essa accade», allora si è spiegata ogni cosa. Eppure, immaginate un computer programmato per produrre sul proprio schermo una stringa di zeri. È una sua proprietà fattuale, che riguarda il suo stato attuale, ciò che esso è. Il computer, però, potrebbe essere riprogrammato per generare altre stringhe, e questa è una sua proprietà controfattuale. La macchina potrebbe non essere mai programmata in questo modo, ma il fatto che potrebbe esserlo si rivela essenziale. Per capire che cos'è un computer, quindi, è necessario portarne alla luce tutte le «potenzialità». Chiara Marletto, fisica teorica e ricercatrice all'Università di Oxford, rivendica quindi la necessità di incorporare nelle spiegazioni scientifiche anche le proprietà controfattuali, finora trascurate. Come nell'esempio del computer, queste proprietà riguardano ciò che «potrebbe» o «non potrebbe» essere - in altre parole, la scienza del possibile e dell'impossibile -, e forniscono un diverso modo di spiegare la realtà, una prospettiva radicalmente nuova da cui osservare il mondo e descriverne il funzionamento. Le spiegazioni controfattuali, infatti, sono in grado di esprimere le caratteristiche essenziali delle leggi della natura e si sono rivelate cruciali in diversi ambiti scientifici, dalla teoria quantistica dell'informazione alla termodinamica. Esse inoltre promettono di inaugurare scenari inediti non solo nel campo della fisica, ma anche nella biologia, nella computer science e nell'Intelligenza Artificiale. Sono il segreto per affrontare problemi da lungo tempo irrisolti, la chiave per accedere a una comprensione più profonda e complessa dell'universo e della realtà che ci circonda, e per compiere un passo definitivo oltre i vincoli e i confini della concezione tradizionale della fisica.