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Questo libro avrebbe potuto chiamarsi, più romanticamente, "Vita breve dei Ricordi". Ma non è un'autobiografia né una saga familiare, come ci si potrebbe aspettare dall'erede dell'illustre dinastia musicale. Se si intitola Il Codice della longevità sana è perché l'autore, invece che alla musica, si è dedicato agli studi di medicina, con una motivazione molto seria e molto personale: capire come mai i maschi della sua famiglia morivano tutti in età relativamente giovane, e come mai malattie croniche come il diabete sono associate a un invecchiamento accelerato. E dal capire al curare c'è stato in mezzo un mare di ricerche, di sperimentazioni, di ipotesi. Oggi, all'università di Miami dove Camillo Ricordi dirige il più importante centro mondiale di ricerca sul diabete, il programma che non solo previene l'invecchiamento ma promette il ringiovanimento biologico è una realtà. Far tornare indietro il tempo non è più un'ipotesi fantascientifica, ma un obiettivo realistico. Non invecchiare è possibile, e dipende da noi. Il Codice della longevità sana è un insieme di regole che, se seguite con un po' di disciplina, salvaguardano il nostro corpo dai danni dell'invecchiamento cellulare, dalle infiammazioni e dalle debolezze immunitarie. Il libro tratta in modo approfondito i meccanismi dell'invecchiamento, per spiegare al lettore come Camillo Ricordi, insieme ai suoi colleghi ricercatori sparsi in tutto il mondo, sia arrivato a formulare la ricetta della longevità sana. Un programma di vita riassumibile in tre parole: alimentazione, movimento, integratori. Non è niente di impossibile, si tratta solo di adottarlo con la fiducia dovuta alla scienza, di cui Ricordi è illustre esponente. Perché oggi, come il libro ci avverte, siamo noi gli artefici della nostra prolungata giovinezza.