Tab Article
Dal dirompente esordio nella Russia primonovecentesca e prerivoluzionaria di "Provincia" (1912), grottesco quadro del mondo rurale russo, cupo e bigotto, al teso e limpido "L'incontro" (1937), ambientato tra gli emigrati russi a Parigi dopo la rivoluzione d'ottobre: questo volume contiene tredici esempi di come si evolva nel tempo e di quanto sia ricco di sfaccettature l'universo letterario di Evgenij Zamjatin. Tra gli altri, "Isolani", basato sull'esperienza diretta dell'autore a Newcastle, dove nel 1916 e 1917 sovrintese alla costruzione di navi rompighiaccio: tra i testi più celebri dello scrittore, è una pungente satira della società britannica, e più in generale borghese. Ma soprattutto una denuncia delle conseguenze cui si giunge quando l'autorità, qualsivoglia autorità, tenta di disciplinare in modo dittatoriale la vita degli uomini: un tema che anticipa potentemente il capolavoro "Noi". I tredici esempi si aprono e si chiudono con due "pezzi" non propriamente narrativi, "Autobiografia" e "Dietro le quinte": quest'ultimo, in particolare, mostra come scrittura e riflessione sulla scrittura si siano sempre intrecciate nell'opera di Zamjatin con eccezionale coerenza e fa luce sulla sua feconda vocazione al narrare storie.