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Il mistero della camera chiusa, uno dei sottogeneri in cui si è ramificato il giallo nella sua età d'oro, costituisce una delle sfide intellettuali più intense e appassionanti dell'intera storia del poliziesco. La ricetta è semplice quanto geniale: un delitto compiuto in modo tale che nessuno possa esserne l'autore. Una delle variazioni più riuscite è questo romanzo di Ellery Queen del 1934. Il racconto inizia quando, nella stanza ermeticamente sigillata di un grande albergo, viene trovato il cadavere di uno sconosciuto. L'uomo, morto con la testa fracassata da un pesante attizzatoio, non può certo essersi suicidato. Ma un elemento, apparentemente assurdo, rompe la ferrea logica che domina i gialli. Infatti l'uomo indossa gli abiti alla rovescia, così come sono rovesciati tutti gli elementi dell'arredamento, dai quadri ai mobili. Perché?