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Composto nel I secolo a.C., il "De rerum natura" è un'esposizione in versi di rara potenza e bellezza della dottrina epicurea, un grandioso poema nel quale l'elemento letterario e quello dottrinale sono inscindibili. Così come gli antichi poeti-filosofi Empedocle e Parmenide, e animato dallo stesso entusiasmo missionario, Lucrezio si fa scienziato, profeta, maestro di verità. Scopo della sua opera è spogliare l'uomo dalle sue illusioni sulla religione, sull'anima, sul mondo, per porlo di fronte alla danza eterna degli atomi, allo spettacolo sublime e terribile, ma anche liberatorio, della verità ultima della Natura. Introduzione di Emanuele Narducci.