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"Il miglior sorpasso è sicuramente quello che all'ultima curva ti fa vincere una gara. E infatti se devo ripensare ai tanti duelli serrati della mia carriera, tra i più significativi ci metto sicuramente quello con Valentino Rossi a Montmeló, nel 2009, con lui che finisce davanti a me all'ultima curva: fu davvero intenso e mi aiutò a capire molte cose. E poi quello che ho fatto con Màrquez a Silverstone nel 2013: lì fui io a vincere all'ultima curva e fu molto importante." C'è tutto quello che passa nella testa e nel cuore di un campione in questo libro firmato da Jorge Lorenzo. Il fenomenale pilota spagnolo, che ha vinto per cinque volte il titolo iridato del MotoGP, guida i suoi fan in un appassionante tracciato personale fatto di episodi inediti, pensieri su di sé e sul mondo delle corse, curiosità autobiografiche e piccoli segreti quotidiani. Si scopre che dopo la caduta rovinosa di Montmeló del 2008 Lorenzo perse temporaneamente la memoria e si domandò se non avesse senso lasciare tutto: "Quando mi sono ripreso e reso conto di tutto quello che era successo, mi sono chiesto se realmente valesse la pena di continuare con tutti questi sacrifici e questi rischi. E alla fine, nel mio caso, posso rispondere: sì, ne è valsa la pena". E anche che quando sta per scattare, dietro quello sguardo fisso e scollegato dal mondo, la mente pensa solo "alla prima curva! È il momento di maggior tensione, di nervosismo e di massima concentrazione. Dopo, tutto accade quasi da sé. Io cere mantenere alta la concentrazione ma a di lasciarmi trascinare dall'istinto". In questa autobiografia, nata dall'interazione con la sua community, Lorenzo indugia anche su altri temi di grande interesse: come si allena per contenere gli infortuni da caduta, che sensazioni avverte quai commette un errore di guida ad alta vi cita, qual è secondo lui la differenza fra pilota normale e un campione, fino al passaggio in Ducati.