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Socrate, l'intellettuale stravagante che parla nelle strade e nelle piazze dell'Atene del V secolo. Socrate, che ha insegnato all'umanità la religione della ricerca. Socrate, e la sua ossessione per la verità. È lui il protagonista di questi quattro dialoghi platonici disposti in un ordine volutamente narrativo: il "Simposio" ritrae il filosofo nel fervore dell'insegnamento; "l'Apologia" riporta l'autodifesa pronunciata davanti al tribunale che l'avrebbe condannato a morte; il "Critone" lo fa vedere in carcere, mentre rifiuta la possibilità di fuga offertagli da un discepolo influente; il "Fedone" infine è il resoconto sobrio e commovente delle sue ultime ore, con l'indimenticabile lezione sull'immortalità dell'anima. In tutti rifulge la lingua di Platone, di una naturalezza disarmante nel modo in cui, tra domande e risposte, fluiscono le più vertiginose questioni filosofiche: la natura e il senso dell'amore, l'impulso alla verità, l'etica e il dovere, l'anima e la sua immortalità.