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I cento racconti inclusi in questa antologia - scelti dallo stesso autore per il volume pubblicato nel 1980 da Knopf con il titolo The stories of Ray Bradbury - costituiscono una scelta assai rappresentativa della straordinaria produzione narrativa di Bradbury, che nella sua lunghissima e prolifica carriera ha esplorato i generi più disparati. Accanto ai racconti propriamente fantascientifici - tra guerre di mondi, scenari postatomici, marziani che vivono in dimore incandescenti piene di libri che parlano appena vengono sfiorati, ma anche terrestri che lasciano la Terra per colonizzare altri pianeti e fondare nuove civiltà - non mancano infatti racconti polizieschi, noir, fantasy e horror. Ben rappresentato nel volume è poi il Bradbury cantore della provincia americana, con una serie di celeberrimi racconti in cui le atmosfere della small-town sono ritratte con sguardo insieme feroce e struggente, e una forte componente autobiografica. Altro tema potente delle sue short stories è infatti la rievocazione dell'infanzia e dell'adolescenza, viste come un tempo incantato, dominato da grandi passioni letterarie (Poe, Dickens, Twain e Steinbeck su tutti), e dall'amore per il cinema, specialmente per i primi effetti speciali che raccontavano la conquista dello spazio con un misto di ingenuità ed entusiasmo.