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Roger Fry è stato pittore, storico dell'arte, curatore dei dipinti del Metropolitan Museum di New York. Soprattutto, è stato lo scopritore di Cézanne, colui che nel 1910 ha organizzato la prima mostra di Post-Impressionisti, e ha dato loro un nome. Roger Fry è colui grazie al quale Virginia Woolf, dopo aver visto il miracolo creativo delle mele di Cézanne, arrivò al suo inconfondibile stile, a quel suo modo totalmente nuovo di concepire la scrittura come una forma, come una visione, ben consapevole dell'intimo contatto tra i sensi, tra le arti. Fry aprì a Virginia gli occhi davanti alla bellezza e alla verità del mondo moderno, la guidò a cogliere l'impronta fuggevole dell'essere umano, le insegnò che l'arte è vita, è creazione. Alla sua morte, improvvisa e inaspettata, Virginia reagì con un libro, con questo libro: una biografia scritta con compassione, tatto, umiltà, e soprattutto infinita arte. Che è riuscita, come sempre fa la grande letteratura, a vincere i limiti dell'umano rendendo Fry, l'intellettuale e l'amico, immortale.