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Giorno di San Giuseppe, in Sicilia. In un paese strano ed enigmatico sperduto nell'interno dell'isola, dove il passato più arcaico continua a vivere, alcune ragazze interpretano la sacra rappresentazione. In quello stesso giorno, a Catania, in Piazza Duomo, un noto senatore viene ritrovato morto ammazzato. Ma chi era il senatore? E cosa lo legava a quelle ragazze nascostamente devote al culto pagano di un'antica e orgiastica signora? Femmine folli. Così le ha chiamate il professor Sanesi, studioso del folclore locale. E non sono le sole, il paese ne è pieno: mastre e lavoranti di merletti, nobildonne frustrate, magare capaci di leggere il destino nelle carte, madri che hanno offerto le figlie bambine agli arabi invasori. Sarà per l'eco di quei fatti lontani, per l'onnipresente atmosfera di magia nera e di mistero, ma nell'aria permane un odore di marcio che neppure la primavera riesce a lavare. Maria Laura Gangemi, lo "sbirro femmina" a cui è affidata l'inchiesta sulla morte del senatore, si trova casualmente ad assistere alla processione di San Giuseppe... sarà lei, a suo modo "femmina folle", a districarsi tra dicerie e menzogne. Il risultato sarà amaro, al di là delle peggiori previsioni.