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Nel corso dei secoli, tanti hanno provato a cogliere l'essenza dell'anima: per alcuni era incatenata al corpo, per altri era uno spirito purissimo; le sue tracce conducevano al cuore intimo dell'uomo, o alla sua coscienza, o ancora al suo cervello. L'indagine laica la identificava nella psiche o nel sistema neuronale, l'intuizione religiosa la percepiva come un abisso di luce in cui Dio si svela. In queste pagine Gianfranco Ravasi ha voluto "ripensare" ciò che era già stato indagato e meditato durante la lunga avventura del pensiero umano, a partire dalle culture primitive e dalle antiche civiltà dell'Egitto, della Mesopotamia, dell'India e dell'Arabia. E ha analizzato le due sorgenti che alimentano il concetto occidentale di anima: le Sacre Scritture, in particolare la Genesi, con l'uomo creato a "immagine di Dio", e la cultura greca con i miti di Psiche e di Orfeo, e pensatori come Plafone, Aristotele e Piotino. Giunti alla fine di questa riflessione ci si rende conto che la storia dell'anima coincide con la storia dell'uomo, creatura di Dio.