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In un'Italia invasa da Goti e Longobardi, visitata dalle pestilenze e dalla carestia, tutto era caos e tenebra. Solo i monaci restavano, "come lucerne sul candelabro che diffondono la loro luce", e in questo mondo sprofondato nella barbarie e nella superstizione compivano prodigi: resuscitando morti e liberando gli ossessi, ma anche moltiplicando olio e vino negli orci e riparando vasi rotti. Degno di nota il quarto e ultimo libro in cui la narrazione di profezie ed eventi straordinari compiuti dai religiosi antichi e contemporanei si sussegue con un filo logico e un preciso intento: la dimostrazione dell'immortalità dell'anima.