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Tra i più grandi pontefici della storia contemporanea, Eugenio Pacelli è ricordato soprattutto per il suo controverso atteggiamento nei confronti del nazismo. In molti l'hanno accusato di aver testimoniato troppo tiepidamente lo sdegno e la condanna della Chiesa nei confronti dell'Olocausto, pur essendo al corrente di quanto accadeva in Germania sin dal 1941. Convinto dell'inutilità di un intervento esplicito e aperto, scelse il silenzio, ma non l'inattività. I nuovi documenti dell'Archivio segreto vaticano, messi a disposizione degli studiosi nel 2003, costituiscono le prove definitive che discolpano "il papa del silenzio" davanti al tribunale della storia.