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"150 mini-omelie? No, piuttosto 'pensieri' alla Pascal (ovviamente molto più modesti) o una specie di 'zibaldone' alla Leopardi (con meno pessimismo). Ma forse, solo la ricerca di immagini da abitare per poter sognare a occhi aperti". Il libro raccoglie 150 lettere-messaggi che il vescovo di Noto, ideatore del "progetto" teologico-pastorale della "pop theology", ha inviato per e-mail o WhatsApp ai presbiteri della sua diocesi e agli amici. "Pensieri da cui, in particolare, emerge la ricerca di modalità e strumenti nuovi per rendere più aperta la nostra vita cristiana", afferma l'autore. "Volentieri ho condiviso la loro pubblicazione, perché tutti, nel popolo di Dio, possano attingere ciò che serve a vivere un cristianesimo autentico e incarnato ed essere aiutati a vincere quel 'cattolicesimo convenzionale' che mortifica le nostre energie dentro una religione esteriore e insoddisfacente, perché non più cristiana".