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Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, nella grandiosa capitale dell'Impero asburgico, un gruppo di secessionisti riportò in auge l'umile arte della xilografia. Questo gesto, per quanto breve e ampiamente ignorato dalla Storia dell'arte, può essere interpretato come un momento decisivo dal punto di vista sia sociale sia estetico. Portando nel regno delle Belle Arti una tecnica tipicamente legata alla produzione di massa, questo revival stabilì un precedente formale per l'espressionismo, rendendo l'arte più democratica e accessibile. In coincidenza con la mostra itinerante che sarà ospitata alla Schirn Kunsthalle di Francoforte e all'Albertina di Vienna, il presente volume Taschen raccoglie alcuni dei migliori esempi di questo rinascimento viennese della xilografia alla scopo di approfondirne finalmente i risultati e l'influenza. Attraverso stampe, pubblicazioni, calendari e pagine di Ver Sacrum (la rivista ufficiale della Secessione), presenta lavori notevoli tanto per l'aspetto grafico quanto per l'intensità cromatica, in cui è possibile scorgere tracce di giapponismo e alcuni tratti stilistici in nuce della Brücke, del Blaue Reiter e dell'espressionismo. Studi di figure, paesaggi, motivi decorativi e tesori tipografici: i lavori presentati sono corredati da didascalie dettagliate e testi che ne analizzano l'estetica e le implicazioni ideologiche, oltre alle biografie di oltre 40 artisti.